giovedì , 28 Settembre 2023

Premio “Solidarity- Diritti Umani” all’Avvocato Paolo Quattrocchi [INTERVISTA]

In occasione della Giornata Mondiale per i Diritti Umani, all’Avvocato Paolo Quattrocchi è stato conferito il premio “Solidarity- Diritti Umani”, in qualità di direttore del Centro Studi Italia-Canada e di Vicepresidente del Capitolo di Roma dell’OSDIA. La giornalista Tiziana Primozich ha consegnato il premio con la seguente motivazione: “per aver privilegiato la cultura quale strumento di sviluppo delle relazioni e in particolare per l’impegno profuso nel centro studi italia-Canada per la promozione dell’immagine del nostro Paese e la riconciliazione con le popolazioni indigene canadesi”. La cerimonia si è tenuta presso la Basilica dei SS. Ambrigio e Carlo in Via del Corso a Roma. Un evento speciale, promosso insieme alla Pia Opera Universitaria e dall’Istituto di Cultura e Formazione Antonio Rosmini, che ha visto il ripristino del Premio che la LIDU aveva sospeso a causa della pandemia.

Noi abbiamo intervistato l’Avv. Paolo Quattrocchi, che ha risposto gentilmente ad alcune nostre domande.

Avvocato, si aspettava di ricevere questo importante riconoscimento? Che significato ha avuto per lei?
E’ chiaro che in quest’ottica il premio che la LIDU ha riconosciuto al Centro Studi Italia Canada è stato per me fonte di grande gioia e soddisfazione. Con tutti i soci e collaboratori abbiamo visto riconosciuto lo sforzo compiuto in questi cinque anni di attività, portato avanti, anche negli anni del Covid, con umiltà, continuità, impegno.

Che cos’è il Centro studi Italia-Canada? Perché è nato?
Proprio perché soggetto rivolto allo studio e all’approfondimento, il Centro Studi intrattiene costruttivi rapporti con tutti gli altri attori operativi nei rapporti Canada – Italia; dalle Ambasciate alle Camere di Commercio, dal mondo della Consulenza al mondo delle Imprese.

Quali sono quindi i rapporti tra Italia e Canada? Ce ne parli in dettaglio…
Frequento il Canada da circa venti anni: una passione nata per caso in epoca giovanile; la mia prima visita risale al 1977, in occasione di un viaggio on the road, tipicamente anni ’70. Da allora vari ritorni fino all’inizio degli anni 2000 quando ho iniziato a pensare il Canada e in particolare Vancouver, e a viverlo, come luogo, quasi destinico, al quale rivolgere le mie attenzioni. Probabilmente aiutato dalla buone sorte, necessaria perché un sogno si avveri, ho iniziato ad attivarmi e man mano ho allacciato relazioni importanti nell’ambito dei rapporti Italia Canada, non solo all’Ovest ma anche a Toronto, Montreal e le altre principali città canadesi. Importante è stata la collaborazione con La Camera di Commercio Italiana in Canada Ovest nella quale, con il ruolo di Vice Presidente, ho avuto modo di accumulare esperienze operative nell’ambito delle relazioni commerciali tra i due Pesi. Ed è stato proprio in occasione di un progetto europeo del quale la Camera risultò aggiudicataria che si sviluppò l’esperienza sul CETA, all’epoca in fase di negoziazione. E’ stato proprio il CETA lo stimolo alla creazione del Centro Studi Italia Canada. L’entrata in vigore dell’Accordo economico e con esso dell’accordo politico (lo Strategic Partnership Agreement SPA) mi indussero a considerare la “conoscenza” l’elemento su cui puntare per far si che dalla sottoscrizione dell’accordo derivassero tutti gli altri elementi, di conoscenza, appunto, necessari a far sì che l’accordo avesse successo. E’ stata quindi la certezza che solo attraverso una reciproca profonda conoscenza tra potessero svilupparsi i presupposti per una effettiva, utile, relazione. Con un piccolo gruppo di esperti che hanno condiviso lo scopo e le modalità, abbiamo prima dato vita ad un gruppo di lavoro e poi ad una vera e propria associazione (no profit) che senza occcuparsi direttamente di business, andasse a colmare un vuoto che c’era nelle relazioni tra Italia e Canada: un luogo di riflessione, studio, approfondimento il cui obiettivo è proprio quello di promuovere e sviluppare la reciproca conoscenza sui temi della cultura, politica, società, scienze.

Quali saranno gli obiettivi che vi siete prefissati per il 2023?
Gli obiettivi per il prossimo anno sono, come sempre, il costante miglioramento della qualità dei contenuti e degli eventi prodotti, l’intensificazione delle relazioni con il mondo delle Istituzioni e delle imprese. Di particolare importanza sono le relazioni con le Università, con alcune delle quali già intratteniamo rapporti di collaborazione, e alle quali è nostra intenzione aggiungerne altre proprio perché riteniamo che i luoghi dell’insegnamento siano i destinatari ideali per trasmettere il messaggio che il Centro Studi si propone di dare . Non solo Università, naturalmente, ma anche gli Istituti di istruzione secondaria dove lo stimolo per le generazioni del futuro potrà essere ancora più efficace. I temi trattati saranno quelli che tradizionalmente sono seguiti dal CSIC: cultura, diritto, economia, politica internazionale. Sono confermati gli appuntamenti annuali dei quali il CSIC è partecipe, dal Festival dell’Artico al Forum IA di Montreal, dall’approfondimento sulla Transizione Energetica ai Master universitari e altre iniziative che per un pizzico di scaramanzia preferisco tenere ancora riservate. Il 2023 sarà anche l’anno in cui il CSIC porterà il volume “Canada: Storie, Visoni e Sfide di un laboratorio del futuro” in tournée in Canada. Nato dalla esperienza accumulata in tutti gli anni di frequentazione del Canada, il libro ha visto impegnati alcuni dei soci fondatori del CSIC: a parte i miei sforzi, c’è l’amico Giuliano Compagno, senza il quale il libro non sarebbe venuto alla luce e Marina D’Amato che con la sua sapiente esperienza ha contribuito alla rilettura e rifinitura del volume. Un 2023 pieno di aspettative.

A proposito di Angelo Barraco

Angelo Barraco, classe 89, è un giornalista siciliano, precisamente di Marsala, in provincia di Trapani. Curioso, attento ai dettagli, negli anni ha collaborato per numerose testate giornalistiche territoriali, nazionali, internazionali, sia cartacee che web. Ha scritto di politica, attualità, economia, territorio, cronaca nera, recensioni letterarie e musica. Ha intervistato molti importanti esponenti della società contemporanea che hanno tracciato un solco indelebile nella cultura e nella storia moderna.

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