
Gli appuntamenti di 𝗖𝗢𝗥𝗧𝗜𝗟𝗜 𝗡𝗔𝗥𝗥𝗔𝗡𝗧𝗜 a cura dell’associazione Salvare Erice 𝗟𝗮 𝗦𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝗮 𝗲 𝗹’𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶𝘁𝗮’ 𝟰 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟴.𝟬𝟬 Cortile Panfalone (via V. Emanuele, 29 F) “L’isola furba. Indicazioni e controindicazioni sulla Sicilia” di Fabrizio Fonte Dialogano con l’autore Gaspare Panfalone e Noemi Genovese, letture di Cristiana Camarda. Fabrizio Fonte, con il suo volume «L’Isola Furba» (Solfanelli Editore), si sofferma, stavolta, sulle indicazioni e sulle controindicazioni che la Terra di Sicilia ha in serbo per i prossimi anni.
La Sicilia, a seguito della forte spinta migratoria (soprattutto giovanile ed intellettuale) e della pesante desertificazione imprenditoriale, è destinata nei prossimi anni all’oblio (come, del resto, gran parte del «Mezzogiorno d’Italia»), trovandosi, di fatto, sempre più vecchia, più povera e con una dotazione infrastrutturale che la pone fra le ultime regioni in Italia. La sua “celebre” «Autonomia», ormai da tempo ai margini del dibattito politico, rischia, dunque, di dover governare una vera e propria agonia sociale ed economica. Il saggio, basato su di una diretta ed assai approfondita conoscenza territoriale, individua nella presunta «furbizia» posta, tradizionalmente, in essere dai cosiddetti «centri decisionali del potere» (spesso, tra l’altro, conniventi con il malaffare mafioso) la causa prima di tutti i mali che affliggono l’Isola.
Sicilia, da dove ripartire Ragion per cui ai siciliani verrà oltremodo complicato superare, senza un’ormai ineludibile «rivoluzione culturale» che coinvolga, innanzitutto, le nuove generazioni, le enormi sfide a cui saranno chiamati ad affrontare, dai moderni assetti sociali, culturali, economici e demografici, nel prossimo futuro. Il volume affronta, infine, la necessità di individuare, nel contesto del post-pandemico con la conseguente attuazione del «Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza» (PNRR) e dell’imminente programmazione europea (2021-2027), gli ambiti da cui ripartire, al fine di elaborare una visione incentrata sull’attrazione degli investimenti, di valorizzare le filiere strategiche regionali e di sostenere un nuovo percorso di sviluppo territoriale, in un quadro nazionale ed euro-mediterraneo.