Vincenzo Sammartano – Che qualcosa sia cambiato a livello climatico è sempre più sotto gli occhi di tutti noi. La siccità che sta colpendo il Nord Italia sta mettendo a dura prova le colture e gli impianti di produzione di energia.

Non piove da ormai quasi 3 mesi. Il Po è in secca, così come tanti altri grandi fiumi che registrano livelli di portata paragonabili a quelli di piena estate.
A conferma di quanto riportato nelle testate nazionali, Un nostro lettore ci invia una foto scattata poco prima dell’atterraggio all’aeroporto Ronchi dei Legionari di Trieste, dove si vede chiaramente lo stato del fiume Isonzo.
L’Osservatorio sulle crisi idriche conferma che gli affluenti Trebbia, Secchia e Reno sono ai minimi storici dal 1972, mentre la portata della Dora Baltea, dell’Adda e del Ticino è al 25% della normale portata per questo periodo.
A peggiorare la situazione è la poca neve caduta in montagna e che garantisce un continuo flusso di acqua verso valle nei periodi primaverili ed estivi.
Prendendo spunto da questa situazione che si sta verificando al nord Italia, in Sicilia, il tema dell’acqua deve essere affrontato dalla classe politica senza barricarsi dietro le ideologie.
L’acqua è un bene primario e la sua gestione va affrontata e programmata con molto anticipo, per evitare di vivere in perenne emergenza.