Vincenzo Sammartano – La Sicilia è stata colpita da una serie di eventi estremi senza precedenti: 22 tornado si sono abbattuti sull’isola in meno di 24 ore; piene ed esondazioni di fiumi e torrenti; allagamenti di zone abitate e di intere coltivazioni che rendono tuttoggi le consuete lavorazioni agricole difficili se non impossibili in molte zone. A memoria, non si hanno ricordi di eventi simili e così prolungati nel tempo.
Marsala non è stata risparmiata da questi eventi. La piena del Sossio, l’esondazione del fiume Birgi, i danneggiamenti alla sede stradale del nostro territori, i danni che le mareggiate e le continue piogge hanno causato al nostro litorale. Questi sono solo degli esempi visibili di ciò che è stato e molto probabilmente di quello che ci attende nel prossimo futuro.

Gli allarmi degli scienziati degli ultimi decenni sono stati sistematicamente ignorati dalla classe politica, che non ha saputo programmare un’urbanizzazione coerente con le caratteristiche morfologiche del territorio. L’Italia è un esempio di come la cementificazione selvaggia e la mancanza di una visione a lungo termine ha reso i territori magiormente esposti ad eventi estremi.
Abbiamo affidato il futuro dei nosri territori e la nostra vita a politici ed amministratori che hanno dato al consenso elettorale un peso maggiore rispetto al benessere della comunità in una prospettiva di lungo termine. Oggi, nella conta dei danni, ognuno di noi deve assumersi le proprie responsabilità. Cercare la colpa in qualcuno o qualcosa significa posticipare soluzioni ed interventi strutturali necessari.
A Marsala, litorale sud, il vecchio fortino dell’ex lido mediterraneo è l’emblema che il tempo delle lacrime di coccodrillo è terminato e bisogna agire per non ritrovarsi tra due decenni rispecchiati in queste parole:
C’era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Nessuno capì che Ognuno l’avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.