venerdì , 9 Giugno 2023

39° anniversario uccisione del Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa

«Il nuovo nella società civile nasce e deflagra lì dove ci sono uomini e donne
consapevoli e liberi, come Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e
l’agente di scorta Domenico Russo. Lì dove i cuori rimangono retti e onesti, lì dove come
professionisti e cittadini si rimane fedeli servitori del bene destinato a tutti […] Ognuno di noi
ha il dovere di porre la propria vita al servizio egli altri».

Così l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice in un passaggio dell’omelia
pronunciata questa mattina nella Chiesa Cattedrale durante la celebrazione eucaristica in
ricordo del Prefetto di Palermo Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti
Carraro e dell’Agente della Polizia di Stato Domenico Russo uccisi dalla mafia nell’agguato
di via Isidoro carini il 3 settembre del 1982.

«Il Prefetto Carlo Alberto della Chiesa – ha proseguito l’Arcivescovo di Palermo – ci
testimonia che devono essere rinnovati gli atteggiamenti interiori, si tratta di un totale
mutamento di mentalità. Di un lavoro culturale. L’arma che ha individuato Dalla Chiesa è il
cambiamento di mentalità a partire dai servitori delle istituzioni, da ogni cittadino: senso di
corresponsabilità per la città degli uomini, integerrima e robusta professionalità, onestà umana
ed etica (Con un abile, paziente lavoro psicologico si può sottrarre alla mafia il suo potere:
intervista a Giorgio Bocca, in la Repubblica, 10 agosto 1982). Non si tratta solo di stanare i
mafiosi, di combattere direttamente le sempre più camuffate organizzazioni criminali mafiose.
Si tratta di assumere la polarità dell’oggi, del nostro oggi, della responsabilità che esso ci chiede, di starci dentro con una vita divenuta ‘parabola del nuovo’, che custodisca anche il
vecchio migliore, autentico e non quello taroccato, venduto impunemente per tale. Il problema
non è l’assenza di novità, il problema è l’assenza di occhi che la sappiano riconoscere questa
novità e la sappiano servire con creativa donazione».

Al termine della celebrazione e nell’ambito della sesta edizione della “Festa
dell’Onestà”, l’Arcivescovo di Palermo con il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri
Gen. Teo Luzi e il Sindaco di Palermo prof. Leoluca Orlando, ha deposto presso il cippo
dedicato alla memoria del Prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa, in corso Vittorio Emanuele,
una corona di fiori; l’Arcivescovo è stato accompagnato dai bambini del Centro Padre Nostro
di Brancaccio e dai commercianti e artigiani del Cassaro Alto.

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