
“Stiamo verificando come siano andati i fatti che, se confermati, non possono che avere la nostra ferma condanna, cui seguiranno i provvedimenti del caso. Al momento, comunque, solo una scrupolosa acquisizione degli elementi utili per capire cosa sia realmente accaduto”, ha dichiarato il Sindaco Alberto Di Girolamo in mattinata dopo essere stato informato in merito a quanto accaduto ieri al Palasport di Marsala dove si stava svolgendo una serata di Carnevale, dove un ragazzo di colore ha riferito, tramite i social, che lui, insieme ad altri connazionali, non sarebbero stati fatti entrare all’interno della struttura. La vicenda è nata dopo un post scritto su facebook dallo stesso ragazzo: “sono schifiato da quello che succede a marsala,stasera io ed miei amici dopo aver pagato il biglitti per andare a ballare come persone normali ci dicono all’ingresso che non possiamo entrare perche siamo ragazzi di colore. Che schifo”.

Tutta la cittadinanza marsalese ha mostrato sin da subito massimo supporto e vicinanza al giovane che successivamente ha esternato, sempre sulla sua bacheca, messaggi come: “dicono che siamo nel 2020 ma a marsala per alcune persone di merda e come se fossero negli anni 800 sapete solo essere razzisti approfittatori senza pensare che siamo tutti figli dello stesso dio .Il mio colore non si compra non bastano soldi” e poi ancora “vi posso dire che non si tratta di un’equivoco perché vi posso portare dei testimoni ovviamente non di colore”.
La politica cittadina ha preso posizioni nette, reagendo attraverso commenti netti e chiari. Linda Licari ha scritto tra i commenti del giovane: “Vorrei sentirti dire che si tratta di uno scherzo. È una cosa gravissima che merita un approfondimento immediato…non ci vorrei credere, ma mi aspetto di tutto a questo punto”. Il Consigliere Daniele Nuccio scrive: “Caro Ali, Marsala è e sarà sempre una città aperta, generosa ed accogliente. Ma c’è un pezzo di questa Città del quale dovremmo vergognarci. Per questa ragione da marsalese e da cittadino impegnato nelle istituzioni ti chiedo SCUSA. Provo vergogna per quanto avete subìto tu ed i tuoi amici. Provo vergogna per quel miserabile che vi ha negato l’ingresso in discoteca, hai tutte le ragioni per essere arrabbiato ma sappi che siamo al tuo fianco. C’è un problema in questo Paese e c’è un problema anche nella nostra Città, non lo vede solo chi non vuole vedere. Ma questa volta non possiamo stare a guardare. E chi ha avallato, permesso o semplicemente sottovalutato un atteggiamento razzista questa volta la pagherà”. Dalla pagina istituzionale del Comune di Marsala si apprende che sono in corso verifiche se risulta a vero, come avrebbe confermato qualcuno, che fossero presenti altri giovani di colore all’interno della struttura. “Facebook sta diventando pericoloso, oggi è stato condannato un episodio di razzismo veicolato ed amplificato dal social, io stesso come i più abbiamo stigmatizzato i fatti raccontati e condivisi da tanti! L’approfondimento sta portando alla luce anche altre verità, sicuramente si arriverà ad un punto dove sarà tutto chiaro! A prescindere dalle parti in causa,non possiamo strumentalizzare temi così importanti su Facebook si rischia di diventare tanti piccoli Salvini( vedi la scena del citofono)! Rientriamo tutti, fratelli di colore e non, a confrontarci sul merito e possibilmente guardandoci in faccia altrimenti rischiamo di diventare tutti dei barbari!”, ha scritto sul suo profilo social l’Assessore Rino Passalacqua. Tra i tanti commenti presenti nel profilo facebook del giovane, è presente anche un intervento di uno degli organizzatori che riportiamo qui in basso:
