martedì , 28 Novembre 2023

LA DISABILITA’ VISIVA

DOTT.SSA ANTONELLA D’ANGELO – In questo articolo voglio parlarvi della disabilità visiva. Sembrerebbe qualcosa di così lontano, ma in realtà potrebbe colpire, chiunque, all’improvviso, sopraggiungendo o in seguito ad una malattia o per traumi o incidenti.


Da tempo come psicologa e membro del direttivo del M.A.C.(Movimento Apostolico Ciechi), nonché, in rapporto di collaborazione con l’U.I.C.I. (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti) di Trapani conosco la realtà di ciechi e/o ipovedenti e delle loro famiglie.

Entrare nel loro mondo è stata un’esperienza che mi ha arricchito oltre che professionalmente, anche, emozionalmente. Le loro storie uniche ma, indirettamente legate da un filo invisibile, sono cariche di sofferenza, ma anche di tanto, tanto coraggio.

Ciò che più di ogni altra cosa mi ha colpito è l’uso dell’ironia e dell’autoironia di cui sono capaci e il mio controllarmi all’inizio per evitare di commettere gaffe del tipo: “buongiorno ci vediamo” e ciò che, invece, mi ha fatto scoprire, quanto in loro la resilienza li abbia resi delle persone davvero uniche. Di diversa età e livello di disabilità, ho osservato e assistito il modo in cui hanno affrontato e affrontano, giorno per giorno la loro disabilità.

Comune è un primo periodo in cui debbono commisurarsi con la difficoltà della accettazione ed in ciò l’aiuto lo trovano nell’amore, in primis, delle loro famiglie, cosa che gli ha consentito e consente di affrontare la vita, pur con le tante difficoltà. Donne e uomini, giovanissimi e anziani consorti, padri, madri, sorelle, fratelli di diverse età si prendono cura con una dedizione e, soprattutto, forza che emerge dai racconti della “loro” di storia, commovente e coinvolgente per l’affetto che comunicano, ma anche per la voglia di non mostrarsi mai, in nessun momento, diversi nella loro di vita, rispetto a chi non vive con un non vedente/ipovedente.

Di aiuto non è certo, la realtà sociale e lavorativa, soprattutto, per chi è nell’età in cui dovrebbe inserirsi professionalmente, mondo che ancora oggi, manca di politiche di inclusione anche per chi con sacrificio giunge a conseguire una laurea.

Per chi non gode o non può sempre usufruire di una rete familiare e/o di sostegno, una possibilità attraverso cui poter assolvere alle proprie necessità quotidiane è l’opera di volontariato di accompagnamento, offerta da giovani del Servizio Civile.

Tale Servizio nato per altro, richiederebbe, in realtà, soggetti in grado di assistere tali disabili con una più specialistica e specifica competenza, ad esempio, pensiamo quanto importante possa essere la conoscenza da parte di un accompagnatore del braille o di tutti gli altri strumenti di cui non vedenti e/o ipovedenti si servono. Oltre a ciò un piccolo fiore all’occhiello nella nostra città è il M.A.C, una realtà ben operante che ha una sua sede in C.da Colombaio Lasagna. In essa i soci non vedenti e/o ipovedenti e, anche, le loro famiglie, si riuniscono tenendo degli incontri di fraternità. Nella piccola cappella esistente all’interno dell’edificio viene tenuta, infatti, una volta al mese, una messa preceduta dalle confessioni e ciò grazie alla assistenza del Padre spirituale, che il Movimento ha, Don Alessandro Palermo, parroco della Chiesa di San Matteo di Marsala.

I soci lì vivono, anche, momenti di convivialità e in un clima di serenità spesso passano leore pomeridiane e la cena. Questo spazio per l’incontro è anche il luogo in cui è possibile per loro confrontarsi, essendo allo stesso tempo, sempre, supportati dal punto di vista psicologico.
Ciò che, dunque, il M.A.C. offre è allontanare il disabile visivo da una condizione di isolamento e estraniazione, anche, attraverso campagne volte alla sensibilizzazione sul fenomeno come l’ultimo progetto in cui si è collaborati con l’Istituto Comprensivo “Luigi Sturzo” dal titolo: “La musica. Opera buona capitale per il futuro”. La collaborazione, inoltre, continuerà nei prossimi giorni di dicembre.
Dott.ssa Antonella D’Angelo – antonelladangelopsi@gmail.com

A proposito di Nicola Donato

"Essere scettici, realistici e prudenti è assolutamente necessario, altrimenti non si potrebbe fare il giornalismo". Il pensiero di Kapuscinski è anche il mio. Fin da piccolo sono stato sempre appassionato di giornalismo. A scuola fondai un giornalino dal nome "Fatti e idee". La mia passione fu alimentata negli anni novanta, in piena età adolescenziale, da mio padre che conduceva trasmissioni radiofoniche di carattere sportivo presso l’emittente marsalese Radio Azzurra. La passione per il giornalismo cominciò a diventare anche un lavoro a partire dal 2005. Ecco, in rapida successione, le mie esperienze maturate nel campo giornalistico: 2005 – 2007 Conduttore televisivo emittente Canale 2 Marsala; 2007 – 2012 Redattore presso il quotidiano “Il Corriere Trapanese”; 2012-2014 Telecronista Ermes Tv Marsala; 2014 a tutt’oggi direttore del periodico cartaceo “Leggo Città Marsala”; Dal 2015 a tutt’oggi conduttore televisivo presso l’emittente televisiva Canale 2 Marsala; Dal 2022 direttore dell'emittente televisiva Canale 2. Dal primo dicembre del 2019 Leggo Città ha stretto una collaborazione con un gruppo editoriale locale permettendo la nascita di Trileggo di cui ne sono il Direttore. 14/10/2018 Premiato come ospite d'onore alla 19ma edizione del premio Europeo Tindari; 16/01/2021 conferimento d'onore da parte della Fondazione Internazionale Papa Clemente XI di Tirana (Albania) quale membro d'onore per proficua attività giornalistica svolta.

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