“Uno squilibrio tra ricchi e poveri è la malattia più antica e più fatale di tutte le repubbliche”, asseriva Plutarco. Molti cittadini italiani vivono in assoluta povertà; lungo i margini della strade, nelle stazioni ferroviarie, senza potersi curare e talvolta perdendo la vita nell’indifferenza del prossimo. Persone che non riescono a comprarsi un tozzo di pane, un vestito o semplicemente ad accendere la luce di casa perché un tetto sopra la testa non ce l’hanno. Sono tanti i cittadini che vivono in assoluta povertà in Italia. Tanti, troppi. Altri, invece, cercano di far fronte alla crisi, agli stipendi troppo bassi, alla busta paga che arriva in ritardo e cercano soluzioni per poter vivere quanto più serenamente. Impiegati e docenti di tutta Italia che hanno deciso di condividere la casa con amici e conoscenti perché non riescono a pagare l’affitto e quindi vogliono ammortizzare le spese. Ma non è tutto rosa è fiori, non sempre le cose vanno in questo modo, perché molte donne e uomini che vivono in situazioni di estrema povertà e che non possono permettersi la condivisione dell’affitto, spesso sono costretti ad occupare edifici, arredandoli con mobili e materassi e talvolta facendo uso di bombole a gas per riscaldarsi. Situazioni precarie, al limite della sopravvivenza che si concludono con l’intervento delle forze dell’ordine. Secondo quanto riportano i dati Istat, nel 2018 si stimano oltre 1,8 milioni di famiglie in assoluta povertà per un totale di 5 milioni di individui. Non si rilevano variazioni rispetto al 2017.
I dati Istat riportano che l’incidenza delle famiglie in assoluta povertà si conferma in misura superore nel Mezzogiorno; 9,6% nel Sud e 10% nelle Isole. Nel Nord-Ovest il 6,1% e nel Nord-est e Centro il 5,3%. Sebbene il numero di famiglie che vive al Nord sia maggiore di quelle che vivono al Mezzogiorno (47,7% rispetto al 31,7%), “anche nel 2018 il maggior numero di famiglie povere è presente in quest’ultima ripartizione (45,1% contro 39,3% del Nord). Nel Centro si trova il restante 15,6% di famiglie povere”. Nel 2018, sono state stimate più di 3 milioni (11,8%) di famiglie che vivono in condizioni di povertà assoluta per un totale di individui di quasi 9 milioni (15,0%). I Dati Istat riportano che “rispetto al 2017, il fenomeno si aggrava nel Nord (da 5,9% al 6,6%), in particolare nel Nord-est dove l’incidenza passa da 5,5% a 6,6%. Il Mezzogiorno, invece, presenta una dinamica opposta (24,7% nel 2017, 22,1% nel 2018), con una riduzione dell’incidenza sia nel Sud (da 24,1% a 22,3%) sia nelle Isole (da 25,9% a 21,6%)”.