L’emergenza rifiuti, a Marsala, sembra non finire mai. Il nuovo piano di raccolta “ porta a porta”, ripristinato nel febbraio del 2019, dall’azienda Energetikambiente, ex Aimeri Ambiente, con la conseguente ridistribuzione dei mastelli specifici per ogni tipo di rifiuto, è stato legato a dei disagi molto frequenti per tutti i cittadini lilibetani. Questi disagi hanno già aggravato, purtroppo, una situazione precaria e difficile preesistente , dovuta alla scarsa informazione e poca dedizione del singolo cittadino nel differenziare i propri rifiuti. Ma la natura di questi forti disagi è da ricercare non solo nella difficoltà soggettiva del singolo privato, ma ha anche nella difficoltà oggettiva dello smaltimento , quindi a problemi tecnici e insolvenze delle discariche di riferimento.
A marsala si differenziano circa 33,000 tonnellate all’ anno di rifiuti, di cui 10,000 solo di organico. I rifiuti organici vengono smaltiti dai vari impianti di compostaggio presenti sul territorio siciliano : la discarica della Sicilfert a Marsala, la discarica di Termini Imerese, vicino il capoluogo siciliano e la discarica di Belpasso, vicino Catania. La Sicilfert è stata sequestrata dall ARPA nella scorsa estate, con un indagine che andava avanti dal 2013, relativa a vari aspetti della messa in sicurezza del percolato e la copertura dei rifiuti,eD è STATA DISSEQUESTRATA PROPRIO IN QUESTI GIORNI MA ANCORA NON è OPERATIVA. Anche i siti , di Termini Imerese e quello di Belpasso, malauguratamente sono stati chiusi per le messe in sicurezza, da parte degli organi competenti.
Per tutte queste chiusure , il comune di Marsala è stato costretto a prendere delle decisioni , che non erano preventivate e ha dovuto fare degli accordi con delle discariche del nord. Decisioni che hanno portato non solo una perdita esosa di denaro(una tonnellata ci costa circa 300 euro) ma anche un ritardo nel processo intero di raccolta e di smaltimento dei rifiuti,come si può ben intuire, inducendo una raccolta a singhiozzo e a fasi alterne nelle varie zone della citta di marsala, tra il malcontento generale. Un altro problema per i cittadini marsalesi, è stato creato dal disservizio delle isole ecologiche, sia del salato che del signorino, che inevitabilmente sono arrivate al collasso, visto la mole di rifiuti arrivata.
La situazione per fortuna sta migliorando perché oltre al sito della Sicilfert, sia la discarica di Termini Imerese che la discarica di Belpasso sono state riaperte proprio in questi giorni; infatti questa settimana gia saranno inviate circa 60 tonnellate di organico a Belpasso. Da sempre intorno ai rifiuti girano un insieme di interessi e di dinamiche balorde di sciacallaggio , il tutto condito dalla totale sordità della Regione che non aiuta l apertura dei centri di compostaggio pubblico e non agevola la concessione burocratica di altri impianti privati , che potrebbero snellire la già gravosa situazione della raccolta in Sicilia, che produce 600,000 tonnellate all anno e non sa come riciclarle. Riciclare le materie prime è importante per prevenire i disastri ambientali, e migliorare la nostra qualità della vita.
Differenziare i nostri rifiuti, e destinarli al riciclo significa diminuire la presenza, soprattutto l impatto ambientale delle discariche tradizionali, in cui, fino a pochi anni fa , si accumulava spazzatura di ogni tipo nonché rifiuti altamente inquinanti per l ambiete circostante.Tutti noi sappiamo che la salute del nostro pianeta, riguarda anche la nostra salute…..Perciò “differenziate gente”!!