giovedì , 23 Marzo 2023

I 100 GIORNI DEL GOVERNO MELONI

La Meloni spegne 100 candelini. Una per ogni giorno di governo. Non è più la Meloni della campagna elettorale. È una Meloni più istituzionale che ha forse capito la differenza tra stare all’opposizione e stare al governo, con pochissime risorse a disposizione.

L’inizio ha visto la Meloni dover pagare qualcuna delle sue promesse: Pace fiscale, flat tax e taglio al reddito di cittadinanza. Manovre che vedono pendere più al ceto benestante e meno alla fascia di popolazione che sta pagando questa lunga lunghissima crisi tutta italiana.

Qualche marcia indietro dopo i richiami europei su alcune misure come quella sul Pos e sull’uso dei contanti. Ma alla fine la legge di Bilancio è stata approvato.

Qualche scontro diplomatico con la Francia sui migranti. Qui una nota per la Premier. Le idee si discutono in apposita sede e non sulle spalle di gente a bordo di una nave. Sarà anche una questione di stile, ma diventa di sostanza se ci sono esseri umani nel mezzo.

ll capitolo Pnrr, poi, è un altro terreno delicato. Si rischia di cadere dalla sella di un cavallo in corsa. Bisognerebbe vigilare di più su come questi soldi verranno spesi. Perché nell’epoca della transizione ecologica, energetica e digitale non è possibile deviare risorse importanti su progetti discutibili. Marsala e l’ippodrono di scacciaiazzo è un esempio.

Tra gli alleati le maggiori difficoltà. Diversi temi che ancora devono essere affrontati come le accise sulla benzina ed i prezzi dei carburanti lievitati nuovamente. Ma anche le fughe in avanti e le dichiarazioni del guardasigilli Carlo Nordio sulle intercettazioni.

A salvare la Meloni, Forza Italia molto debole e un’opposizione praticamente inesistente.

Ad oggi, l’unico che potrebbe creare dei problemi, è Matteo Salvini. Un uomo perennemente in campagna elettorale. E con l’estate alle porte, l’effetto del Mojito si potrebbe fare sentire nuovamente

A proposito di Nicola Donato

"Essere scettici, realistici e prudenti è assolutamente necessario, altrimenti non si potrebbe fare il giornalismo". Il pensiero di Kapuscinski è anche il mio. Fin da piccolo sono stato sempre appassionato di giornalismo. A scuola fondai un giornalino dal nome "Fatti e idee". La mia passione fu alimentata negli anni novanta, in piena età adolescenziale, da mio padre che conduceva trasmissioni radiofoniche di carattere sportivo presso l’emittente marsalese Radio Azzurra. La passione per il giornalismo cominciò a diventare anche un lavoro a partire dal 2005. Ecco, in rapida successione, le mie esperienze maturate nel campo giornalistico: 2005 – 2007 Conduttore televisivo emittente Canale 2 Marsala; 2007 – 2012 Redattore presso il quotidiano “Il Corriere Trapanese”; 2012-2014 Telecronista Ermes Tv Marsala; 2014 a tutt’oggi direttore del periodico cartaceo “Leggo Città Marsala”; Dal 2015 a tutt’oggi conduttore televisivo presso l’emittente televisiva Canale 2 Marsala; Dal 2022 direttore dell'emittente televisiva Canale 2. Dal primo dicembre del 2019 Leggo Città ha stretto una collaborazione con un gruppo editoriale locale permettendo la nascita di Trileggo di cui ne sono il Direttore. 14/10/2018 Premiato come ospite d'onore alla 19ma edizione del premio Europeo Tindari; 16/01/2021 conferimento d'onore da parte della Fondazione Internazionale Papa Clemente XI di Tirana (Albania) quale membro d'onore per proficua attività giornalistica svolta.

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