martedì , 28 Novembre 2023

FEDERFARMA PALERMO-Vaccino antifluenzale-Cossolo-In Italia mancano 1,25 mln di dosi

VACCINO ANTINFLUENZALE, COSSOLO (PRES. FEDERFARMA NAZIONALE)“PER LE FARMACIE ITALIANE SOLO 250MILA DOSI, NE MANCANO 1,25 MLN”TOBIA (SEGR. NAZIONALE): “NOI PRONTI AD AIUTARE I MEDICI DI BASEMODIFICARE NORMA DEL ’34 CHE CI VIETA DI INOCULARE IL VACCINO”OGGI “PREMIO CORAGGIO EMANUELA LOI” A GIANNI PETROSILLO:“RICONOSCIMENTO A TUTTI I FARMACISTI ITALIANI IN PRIMA LINEAA BERGAMO CREATA RETE DI PROTEZIONE PER FUTURE PANDEMIEMODELLO PROPOSTO A TUTTE LE ALTRE REGIONI”


“Ottobre è arrivato e occorre che la  popolazione attiva esclusa dalle campagne obbligatorie per le fasce  protette si vaccini subito volontariamente contro l’influenza, che  presenta sintomi simili all’infezione da Covid-19, in modo da aiutare  i medici, nel periodo del picco, a fare diagnosi differenziate ed  evitare di intasare le strutture sanitarie di falsi casi sospetti così  come di pazienti con complicazioni da influenza. Ma le dosi da  distribuire nelle farmacie sono introvabili e il rischio è di partire  in ritardo, considerato che il vaccino inoculato si attiva dopo 15  giorni e che il picco nel 2019 è stato a dicembre”.Lo ha affermato Marco Cossolo, presidente nazionale di Federfarma,  oggi in conferenza stampa a Palermo, dove il presidente di Federfarma  Bergamo, Gianni Petrosillo, riceverà il “Premio Coraggio Emanuela Loi”  per la determinazione con cui, pur avendo contratto il Covid-19, ha  continuato a garantire la distribuzione dei farmaci in quelle “zone  rosse”.“Questo accade perché – ha spiegato Cossolo – le Regioni, per coprire  il più possibile le categorie a rischio, quest’anno hanno aumentato di  oltre il 40%, e in alcuni casi raddoppiato, come in Sicilia,  l’acquisto di vaccini: in tutto hanno comprato 16,7 milioni di dosi,  impegnando di fatto l’intera produzione programmata dalle industrie  farmaceutiche quest’anno per l’Italia”.“Il ministro della Salute, Roberto Speranza – ha aggiunto Cossolo – ha  ascoltato le nostre richieste invitando la Conferenza Stato-Regioni a  rimodulare questi acquisti. Ciò ad oggi ha comportato una  disponibilità per tutte le farmacie italiane di appena 250mila dosi,  un numero troppo esiguo. Stimiamo, infatti, che in Italia servano  altri 1,25 mln di dosi per vaccinare buona parte della popolazione  attiva, che rappresenta il motore produttivo del Paese. Riceviamo  chiamate da moltissime aziende che chiedono di potere vaccinare i loro  dipendenti. Siamo molto preoccupati”.“Fra rientri al lavoro e apertura delle scuole, ottobre sarà un mese  difficile e complicato per la diffusione dei contagi – incalza Roberto  Tobia, segretario nazionale di Federfarma – . Questo sarà un altro  banco di prova per il Paese: occorre, quindi, trovare subito una  soluzione per consentire alla popolazione attiva di vaccinarsi  tempestivamente contro l’influenza. Noi chiediamo al ministero di  rendere disponibili per le farmacie i ‘resi’, cioè le dosi non  utilizzate dalle Aziende sanitarie, nella misura di almeno il 10% del  totale dei vaccini. Inoltre, si può sopperire anche ricorrendo  all’importazione di vaccini dall’estero, che però deve essere  autorizzata dall’Aifa”.Tobia rileva poi che “sarà difficile persino vaccinare le fasce  protette dalle campagne vaccinali gratuite delle Regioni: infatti,  medici e pediatri di base lamentano difficoltà legate alla carenza di  spazi e attrezzature idonei. Noi farmacisti siamo a disposizione per  aiutare i medici di base: stiamo seguendo i corsi organizzati  dall’Utifar per inoculare il vaccino in farmacia. Una possibilità che  viene già consentita in 14 Paesi europei e in 60 nel mondo. In Italia,  invece, i farmacisti non possono farlo: lo vieta un regio decreto del  1934, che in questa fase di emergenza è opportuno modificare”.Da parte sua, Gianni Petrosillo, presidente di Federfarma Bergamo,  considera il “Premio Coraggio” che riceverà questo pomeriggio “un  riconoscimento a tutti i farmacisti italiani in prima linea  nell’emergenza Covid-19. Un’esperienza drammatica che ha spinto tutti  noi a pensare al futuro. Così a Bergamo con tutte le istituzioni  abbiamo costruito una ‘rete di protezione’ che consenta di affrontare  meglio eventuali future pandemie. Un modello che abbiamo messo a  disposizione di tutte le altre Regioni italiane”.

A proposito di Nicola Donato

"Essere scettici, realistici e prudenti è assolutamente necessario, altrimenti non si potrebbe fare il giornalismo". Il pensiero di Kapuscinski è anche il mio. Fin da piccolo sono stato sempre appassionato di giornalismo. A scuola fondai un giornalino dal nome "Fatti e idee". La mia passione fu alimentata negli anni novanta, in piena età adolescenziale, da mio padre che conduceva trasmissioni radiofoniche di carattere sportivo presso l’emittente marsalese Radio Azzurra. La passione per il giornalismo cominciò a diventare anche un lavoro a partire dal 2005. Ecco, in rapida successione, le mie esperienze maturate nel campo giornalistico: 2005 – 2007 Conduttore televisivo emittente Canale 2 Marsala; 2007 – 2012 Redattore presso il quotidiano “Il Corriere Trapanese”; 2012-2014 Telecronista Ermes Tv Marsala; 2014 a tutt’oggi direttore del periodico cartaceo “Leggo Città Marsala”; Dal 2015 a tutt’oggi conduttore televisivo presso l’emittente televisiva Canale 2 Marsala; Dal 2022 direttore dell'emittente televisiva Canale 2. Dal primo dicembre del 2019 Leggo Città ha stretto una collaborazione con un gruppo editoriale locale permettendo la nascita di Trileggo di cui ne sono il Direttore. 14/10/2018 Premiato come ospite d'onore alla 19ma edizione del premio Europeo Tindari; 16/01/2021 conferimento d'onore da parte della Fondazione Internazionale Papa Clemente XI di Tirana (Albania) quale membro d'onore per proficua attività giornalistica svolta.

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