Da ieri ad oggi i casi di contagio da Coronavirus in Italia sono aumentati enormemente: contando anche i decessi e le guarigioni il computo sale a 15.113 contagi – ben 2.651 in più di ieri.
I decessi hanno raggiunto un totale di 1.016 – 189 in più rispetto a ieri – mentre i guariti sono 1.258 – da ieri 213 in più.

Questi numeri portano il nostro paese alla più alta percentuale di decessi nel mondo per il COVID-19. Nella nostra provincia i positivi al tampone sono saliti a cinque, a Marsala, invece, vi è un secondo caso.
Il dpcm di cui alla diretta televisiva di ieri 11 marzo, pone una serie di altre restrizioni che si vanno ad aggiungere a quelle già previste col primo decreto (si veda il precedente articolo a tal proposito: limitazioni-per-coronavirus-scheda-di-censimento-del-contagio), al fine di limitare le possibilità del contagio. Le disposizioni saranno efficaci fino al 25 marzo.
In particolare sono sospese: attività di vendita al dettaglio con esclusione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Chiusi i mercati e sospese le attività di ristorazione – fatta salva però la possibilità di tenere aperte le cucine per garantire il servizio a domicilio -; rimangono aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. In ogni caso dev’essere sempre garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Si invita, comunque, a leggere il testo del decreto per un’adeguata conoscenza del contenuto delle disposizioni – lo potete leggere e scaricare qui –.
Il documento di autocertificazione
Ogni uscita dev’essere motivata da date esigenze, che vanno necessariamente dichiarate, se richiesto dalle autorità, mediante compilazione del foglio di autocertificazione. Nel documento, che deve essere firmato dal cittadino e dall’operatore di polizia, chi vuole spostarsi deve indicare che il viaggio è determinato da una di queste quattro motivazioni: “Comprovate esigenze lavorative; situazioni di necessità; motivi di salute; rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.
Non è necessario uscire di casa già provvisti di una copia del documento da compilare, in quanto saranno gli agenti delle forze dell’ordine a fornirli.

Le dichiarazioni mendaci integrano la fattispecie penale di cui all’ art 495 c.p. (Falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri), che prevede la pena della reclusione da uno a sei anni.
Il mancato rispetto delle misure introdotte dal Governo per contenere il contagio, viene punito ai sensi dell’articolo 650 c.p. (Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità). Le pene previste sono l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro, se il fatto non costituisce reato più grave.